AL COMUNE DI ROMA

DIPARTIMENTO VI – U.O. N. 5

Via del Turismo  n. 30

00144                   R   O   M   A

 

OSSERVAZIONI DEL COMITATO DI QUARTIERE CENTRO SOCIALE INFERNETTO AL PIANO PARTICOLAREGGIATO PER IL RECUPERO URBANISTICO DEL NUCLEO DI ZONA “O” N. 51 “INFERNETTO”.

 

VIABILITA’

 

Si ritiene opportuno riproporre, con alcune integrazioni, l’osservazione presentata dal Comitato di Quartiere Infernetto al Comune di Roma in sede di prima pubblicazione del Piano Particolareggiato in quanto in tale osservazione, pienamente confermata dall’esperienza maturata, sono  contenuti criteri ancor oggi validi per la sistemazione definitiva della viabilità nel Quartiere.

Si condivide la scelta dell’anello esterno, svincolato sulla via Cristoforo Colombo a monte ed a valle dell’insediamento di Casalpalocco ed il tracciato previsto all’interno dell’Infernetto evitando però, in modo assoluto, che tale anello possa essere collegato direttamente alla strada litoranea. Questa condizione ha grande rilievo considerando che se venisse disattesa verrebbe a crearsi un’alternativa allettante per le correnti di traffico da e verso il mare venendo ad alterare la caratteristica residenziale del Quartiere realizzando nel contempo gravi disagi alle correnti di traffico nei punti di immissione sia nella litoranea che nella Cristoforo Colombo.

Si condivide anche la scelta progettuale dell’anello interno che, articolandosi dall’anello esterno, collega la maggior parte dei comparti edilizi e conseguentemente dei vari servizi, venendo a costituire la struttura viaria infrastrutturale dell’insediamento, sostituendo in tale funzione il Viale di Castel Porziano per il quale si prevede opportunamente una riconversione che ne valorizzi l’insostituibile caratterizzazione ambientale costituita dai pini secolari che lo fiancheggiano.

Riguardo all’anello interno si osserva che devono essere rivisti alcuni collegamenti dello stesso verso aree marginali del comprensorio esterne rispetto all’anello principale onde evitare incroci a livello con lo stesso, ad esempio le attuali via Villabassa – via Dobbiaco che vengono irrazionalmente collegate all’anello interno attraversando in curva l’anello esterno.

In tali punti ed in tutti i punti dove si verifichino incroci tra strade a doppio senso di marcia dovranno essere possibilmente realizzate rotatorie.

Riguardo alla restante viabilità si osserva che il previsto ampliamento di numerose strade esistenti, aventi attualmente la larghezza in misura prevalente di ml.8.00, presuppone evidentemente il loro mantenimento a doppio senso di marcia.

Rispetto a tale scelta progettuale si deve esprimere totale dissenso e ferma opposizione; infatti essa mantiene ed accentua i pericoli derivanti alla pubblica incolumità da un traffico che si svolga in un sistema viario formato da rettilinei di una certa lunghezza e quindi invitanti alla velocità, con incroci ad angolo retto, nella quasi totalità quadrivi, privi di visibilità per la presenza di muri e siepi arboree a filo strada.

E’ evidente che nessun tipo di segnaletica può ovviare ad un difetto strutturale del tipo sopra descritto e che soltanto con l’adozione di un diverso concetto informativo si può corregge l’attuale disordine nel traffico che il Piano Particolareggiato, relativamente alle strade secondarie, viene ad aggravare.

Tale nuovo concetto è ovviamente quello di prevedere una canalizzazione del traffico veicolare rendendo obbligatori i percorsi in entrata ed in uscita dalle varie zone del Quartiere attraverso la massima estensione possibile di sensi unici, prevedendoli possibilmente per tutte le strade che collegano ai due anelli sopra citati le varie zone e in modo assoluto nelle zone stesse.

Il sistema viario secondario descritto consente al traffico veicolare, costituito per la stragrande maggioranza dalle necessità di spostamento dei residenti e quindi relativamente intenso, di essere canalizzato ordinatamente, con la massima sicurezza possibile, eliminando gli incroci a livello sostituiti con immissioni regolabili da opportuna ed efficace segnaletica.

Tale sistema viario ha altresì il vantaggio di non richiedere che in limitato numero di casi, l’allargamento delle sedi stradali e quindi di evitare gli enormi costi per l’Amministrazione comunale conseguenti alla rimozione ed alla ricostruzione dei muri di recinzione esistenti, dei cancelli, degli impianti elettrici di illuminazione esistenti, degli allacci fognari e telefonici e l’onerosissimo spostamento dei contatori dei servizi idrici, elettrici e del gas metano.

E’ infine da considerare che le sedi stradali esistenti, che hanno una larghezza prevalentemente non inferiore a ml. 8,00, rese a senso unico di marcia come si propone consentirebbero la realizzazione di ampi marciapiedi e/o di piste ciclabili assolutamente in armonia con le caratteristiche residenziali del Quartiere.

Si osserva infine che il Piano Particolareggiato prevede il passaggio a strade pubbliche di una parte soltanto delle sedi stradali esistenti. Tale determinazione va radicalmente rivista per creare le condizioni necessarie ad un’omogenea organizzazione della viabilità che presuppone ovviamente che la gran parte delle strade, se non tutte, vengano rese pubbliche.

Si osserva ancora che i raccordi della via Cristoforo Colombo con la viabilità interna al quartiere devono essere convenientemente rivisti particolarmente in relazione alla eliminazione degli incroci a raso che verranno sostituiti da sottopassi o rotatorie con le relative corsie di collegamento.

 

RETE DI RACCOLTA DELLE ACQUE METEORICHE E LORO CONVOGLIAMENTO NEI CANALI DI BONIFICA

           

Si osserva che,  pur essendo il territorio del quartiere Infernetto soggetto alla legislazione nazionale e regionale sulla bonifica idraulica facendo parte del comprensorio del Consorzio di bonifica Tevere ed Agro Romano, il Piano Particolareggiato nulla prevede in materia di normativa vincolante sia per gli Enti pubblici che per i privati relativamente all’obbligo di regimazione, raccolta e convogliamento nella rete dei canali di bonifica delle acque meteoriche.

Si chiede pertanto che vengano inseriti precisi obblighi e norme tecniche che prevedano la realizzazione da parte dei privati e del Comune, contestualmente alla realizzazione delle costruzioni, delle opere necessarie alla bonifica idraulica.

A tale scopo si ritiene utile suggerire che, vista la natura prevalentemente percolante dei terreni del comprensorio, venga stabilito che le pavimentazioni siano obbligatoriamente realizzate con materiali drenanti e che convenienti tratti delle tubazioni di raccolta  delle acque piovane vengano obbligatoriamente costruiti con sistemi drenati, al duplice scopo di ridurre l’apporto delle acque meteoriche ai canali di bonifica e di rimpinguare le falde acquifere del terreno.

 

VINCOLO PAESISTICO PREVISTO DAL PIANO PAESISTICO XIII E XIV CIRCOSCRIZIONE DEL COMUNE DI ROMA, AMBITO TERRITORIALE N. 2.

 

            Il vincolo in oggetto riguarda il territorio del quartiere Infernetto sito a sud del Viale di Castel Porziano, e compreso tra lo stesso viale, il confine della Tenuta Presidenziale ed il canale denominato della Lingua.

            Come rilevato in più occasioni di appositi incontri con l’Amministrazione comunale e regionale nella delimitazione dell’area del Quartiere, vincolata in applicazione del D.M. 21/10/1954, è stato commesso un grossolano errore in quanto la descrizione del limite dell’area vincolata contenuta  nel citato D.M. è del tutto diversa dalla grafica cui fa riferimento il Piano Regolatore Generale del 1965 e successive modifiche ed integrazioni e quindi il predetto Piano Paesistico.

            Il testo del D.M. citato, volto alla salvaguardia delle aree boscate del litorale romano, identifica il limite della zona vincolata, per quanto riguarda l’Infernetto, con il canale della Lingua e poi con il confine della Tenuta Presidenziale di Castel Porziano escludendo quindi dal vincolo tutto il territorio compreso tra la Tenuta Presidenziale ed il tratto del viale di Castel Porziano tra il canale della Lingua ed il confine della medesima Tenuta.

            A maggior chiarimento di quanto sopra esposto si fa riferimento alla documentazione già trasmessa a codesto Dipartimento.

 

CONTRIBUTI CONCESSORI

 

            Si osserva che sulla scorta dell’esperienza acquisita nell’applicazione del Piano Particolareggiato approvato nel 1994 ed ora sostanzialmente riproposto, le uniche opere pubbliche di competenza comunale realizzate od in corso di realizzazione consistono in una parte degli edifici scolastici, nell’illuminazione di alcune strade e nella sistemazione di tratti di marciapiede del Viale di Castel Porziano.

            Le altre strade costruite secondo le norme del P.P., sono via A. Stradella e parte di via U. Giordano, realizzate come opere a scomputo.

            Si rende pertanto necessario prevedere forme di finanziamento per la realizzazione delle opere pubbliche (strade, scuole e servizi) previste dal Piano Particolareggiato che colmino il considerevole ritardo accumulato.

            A tale scopo si propone che apposita norma, in analogia a quanto previsto per altri piani particolareggiati e per i “toponimi”, stabilisca l’obbligo per l’Amministrazione comunale di impiegare una consistente quota degli oneri concessori ancora da versare (85%) per finanziare le opere pubbliche previste dal piano.

 

 

Roma 3 novembre 2006                       

                                                           

 

Per il Comitato di Quartiere Centro

                                                                          Sociale Infernetto

                                               

                                                           

Adriana Bordoni

                                                           

Giancarlo Gilardi