_Citta di Roma_

Quartiere Infernetto

Associazione Centro Sociale Comitato di Quartiere

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OPERE A SCOMPUTO

Che cosa sono le opere a scomputo

Il Consiglio Comunale, nella seduta del 15 maggio 1995, ha approvato la Delibera n° 107, che rappresenta un'importane passo nell'atuazione del risanamento urbano ed ambientale delle aree interessate all'abusivismo edilizio.

Infatti i cittadini che hanno presentato domanda di condono edilizio possono realizzare, in modo diretto,opere di urbanizzazione, che saranno considerate, interamente o parzialmente, sostitutive degli oneri concessori dovuti. Infatti i cittadini avranno la possibilità di adempiere ai propri obblighi verso l'Amministrazione Comunale fornendo opere finite e funzionali, che siano a beneficio per l'intera collettività.

Per condurre l'operazione in modo chiaro, obiettivo e non speculativo, è stato deliberato un provvedimento che ha definito in modo articolato e dettagliato sia le modalità che la relativa tempistica di attuazione.

Allo stesso scopo è stato istituito l'Ufficio Speciale per le Opere a Scomputo (U.S.O.S.), che ha avuto il compito di raccogliere ed esaminare le richieste di coloro che sono interessati a realizzare le opere di urbanizzazione a scomputo con le somme dovute.

Quali cittadini sono interessati?

Sono interessati tutti i cittadini che, avendo presentato domanda di condono edilizio ai sensi della legge 47/85 e della legge 724/94, associati in forma consortile, scelgano la possibilità di realizzare direttamente le opere di urbanizzazione primaria in sostituzione parziale o totale, a seconda degli importi, degli oneri concessori dovuti. La delibera, per incentivare la formazione di associazioni, consente che ad esse possono aderire anche i proprietari di lotti liberi, sempre che per tali terreni vi siano i presupposti per il rilasci della concessione edilizia.

Quali vantaggi si possono ricavare

Un vantaggio personale: la possibilità di ridurre la decorrenza degli interessi dovuti al Comune.

Un vantaggio collettivo: dotare la zona in cui sorge l'insediamento ex abusivo delle infrastrutture primarie che la rendano più vivibile e più civile.

Per i proprietari dei lotti liberi, il vantaggio consiste nel veder valorizzato il proprio lotto in quanto gli oneri concessori si trasformano in opere di pubblica utilità realizzate nella zona.

Quali opere possono essere realizzate

Partendo dal presupposto della Delibera, che è quello di valorizzare e rendere più vivibili le zone edificate abusivamente, le infrastrutture che possono essere realizzate sono:

  1. fognature ed impianti di depurazione locale, ove necessari;
  2. rete idrica ed elettrica;
  3. strade ed illuminazione pubblica;
  4. verde pubblico.

Tutte queste opere, affinchè vengano ammesse all'operazione di scomputo devono avere una caratteristica fondamentale ed irriducibile:

  1. possedere, nel rispetto delle leggi vigenti, una loro funzionalità immediata e tali da non servire esclusivamente le persone che le hanno realizzate.
  2. poter essere integrate all'interno delle opere di urbanizzazione esistenti o di futura realizzazione e popter essere considerate di pubblica utilità e al servizio di tutta la collettività.

Per tutte le opere, deve essere presentato un progetto suddiviso in due fasi: di massima ed esecutivo.Il progetto di massima deve indicare tutte le opere che si intende portare a scomputo per valutarne la pubblica utilità e per inquadrarle urbanisticamente nel territorio interessato. Il progetto esecutivo, che deve essere redatto dopo la comunicazione di esito positivo della domanda, deve fornire gli elementi costrutivi ed economici per l'esatta individuazione delle opere che saranno oggetto di scomputo.La Delibera Comunale, in attuazionme di quanto disposto dalla legge dello Stato, considera la realizzazione delle opere a scomputo come sostitutiva di un versamento in denaro. Per garantire tutti i cittadini, (sia quelli direttamente ineressati perchè hanno avanzato domanda di condono edilizio, sia coloro che lo sono indirettamente, in quanto parte della collettività urbana) è stato fissato un criterio obbiettivo di valutazione delle opere a scomputo, basato sugli stessi parametri con cui si definisce il costo di opere analoghe realizzate direttamente dall'Amministrazione Comunale.

Poichè l'esecuzione di opere a scomputo e la loro cessione, ha come risultato finale l'incremento del patrimonio infrastruturale della collettività cittadina, la Delibera ha stabilito che i soggetti autorizzati a tali operazioni stipulino con l'Amministrazione Comunale un'apposita convenzione. Questa convenzione, oltre a regolare giuridicamente i rapporti tra i sottoscrittori, impone anche delle regole affinchè l'affidamento in appalto dei lavori venga effettuato con chiarezza e trasparenza. In particolare la convenzione impone: la cessione gratuita delle aree su cui verranno realizzate le opere; la manutenzione e la sorveglianza gratuite, per un anno, delle opere realizzate; i sistemi di controllo e la vigilanza per il rispetto degli obblighi assunti e per la corretta esecuzione dei lavori secondo i progetti approvati. Stabilisce inoltre i requisiti cui debbono soddisfare le Imprese a cui verranno appaltati i lavori, le garanzie per la corretta esecuzione dei lavori autorizzati e le penali applicate in caso di inosservanza degli impegni temporali stabiliti per l'esecuzione dei lavori.

Cosa ha fatto il Comitato di Quartiere per le opere a scomputo

L'Associazione Centro Sociale - Comitato di Quartiere, assistito dall'Associazione Italiana Casa, ha preso l'iniziativa di costituire l"Associazione Consortile di Recupero Urbano, Nucleo 51 Infernetto" con atto notarile del 25 ottobre 1996.

I soci costituenti sono stati circa 200, altri si sono associati dopo l'atto costitutivo ed oggi gli iscritti sono complessivamente circa 260. La somma deglioneri concessori che gli iscritti conferiranno all'Associazione sarà di oltre un miliardo di lire.

Sono stati presentati:

  1. Progetti preliminari di massima approvati dal Comune di Roma il 12 gennaio 2000 ed il 6 febbraio 2001.
  2. Un progetto esecutivo approvato il 18 settembre 2001.

L'Associazione ha dovuto limitare la scelta alle strade che già oggi sono larghe quanto previsto dalla viabilità del piano particolareggiato. In caso diverso sarebbe sorto il problema dell'arretratemento dei muri di cinta, dei cancelli d'ingresso, dei punti di fornitura dei servizi (acqua, luce, gas) con grave danno per i proprietari delle case poste sul fronte della strada.

Altri criteri di scelta sono stati:

  • funzionabilità immediata;
  • integrazione con le opere esistenti
  • utilità per tutto il quartiere e non uso esclusivo di un gruppo più o meno consistente di associati.

In base a tali criteri sono state scelte Via Umberto Giordano e Via Alessandro Stradella.

Entro l'anno corrente i soci completeranno i versamenti degli oneri concessori sul conto dell'Associazione, conto vincolato dal Comune di Roma, per cui i fondi depositati possono essere prelevati solo per il pagamento dei lavori, dei progetti, della direzione dei lavori e del collaudo.

Come adempimenti burocratici ci mancano, una nuova deliberazione della Giunta Municipale ed il rilascio della concessone edilizia per l'esecuzione delle opere.

Salvo imprevisti i cantieri saranno aperti nella prossima primavera 2002.